Merenda politica con punk-cake vegani e sciroppo di tarassaco 🥞

Qualche giorno fa abbiamo trovato un meme che si chiedeva:

Viviamo in un mondo che letteralmente produce cibo a ciclo continuo. Come è possibile che la fame sia ancora un problema?

Benvenutə al crafting di maggio!

Siamo il CollettivoContesto e, come diceva Feuerbach, siamo quello che mangiamo. Ecco perché il crafting di maggio contiene la ricetta per un’esperienza “gastrosofica”.

Partiamo come sempre dalla mancanza di reali alternative tra le opzioni che il mercato ci propone. Quando scegli di non partecipare a dei sistemi considerati “normali”, com’è lo sfruttamento degli animali non umani per noi persone vegane, o anche il sistema logistico della grande distribuzione e altro ancora, ti ritrovi di fronte alla mancanza di reali alternative in tanti campi a partire dai più semplici, come mangiare e coprirti.

Forse i pancake non saranno uno dei bisogni fondamentali dell’umanità, ma a noi piacciono, e ci piace anche sfatare il mito secondo cui non partecipare allo sfruttamento ti obbliga a vivere male e non a scegliere bene. Esiste, per dirla in altre parole, un benessere al di fuori di quello capitalista.

Abbiamo iniziato quindi con l’hackerare in chiave vegan la ricetta del preparato per pancake del supermercato. Poi abbiamo scoperto che il preparato non ci serviva a granché, che ci servivano invece un frullatore e del bicarbonato. Poi ci siamo post3 il problema di dove prendere lo sciroppo d’acero oltre che in Canada. Per fortuna i punk-cake non sono dei “veri pancake”, hanno quella forma lì ma non si prendono tanto sul serio (sono un po’ come le drag queen).

Allora abbiamo fatto finta di essere dell3 pionier3 canadesi dei pancake che devono inventare lo sciroppo d’acero e siamo uscit3 a cercarcelo. Il nostro acero è un fiore giallo, il tarassaco, detto anche dente di leone, che fiorisce in primavera (a 1500 metri dove ci troviamo noi in ritiro sta ancora fiorendo), prima di diventare un soffione.

Ricetta per lo sciroppo di tarassaco

Quantità: un vasetto molto grosso

Ingredienti:

• 150 fiori di tarassaco senza gambo
• 1 limone piccolo (non trattato)
• 1 litro d’acqua
• 600 g di zucchero

Preparazione:

• Controlla che i fiori non contengano insetti e animali vari. Poi lavali bene con l’acqua.
• Stacca quello che rimane dei gambi e la parte più dura del ricettacolo, lasciando le parti verdi che avvolgono il fiore.
• Taglia il limone a cubetti grossi, e mettilo in pentola insieme all’acqua e ai fiori di tarassaco.
• Fai bollire per 20 minuti, poi spegni e lascia in infusione per circa un’ora.
• Filtra il liquido con un colino a maglie fini e mettilo in una padella alta o una pentola antiaderente. Pressa i fiori (non i pezzi di limone) per recuperare tutta l’acqua.
• Scalda il liquido e intanto aggiungi gradualmente lo zucchero, poi lascia bollire per 40 circa minuti mentre si addensa.
• Versa in un barattolo, chiudilo e lascia raffreddare.

Ricetta per i punk-cake vegani

Quantità: quattro punk-cake

Ingredienti:

• 40 g di fiocchi d’avena
• 150 g di farina 00
• 200 g di latte di riso
• 10 g di succo di limone
• un pizzico di sale
• un cucchiaino di zucchero
• un cucchiaino di bicarbonato
• mezzo cucchiaino di cannella

Preparazione:

• Versa i fiocchi d’avena in un mixer, e frullali fino a ottenere una polvere leggermente granulosa.
• In una ciotola aggiungi gli ingredienti secchi (fiocchi d’avena, farina, sale, zucchero, bicarbonato e cannella) e mescolali.
• Aggiungi il latte di riso e mescola, fino a ottenere un composto denso e omogeneo.
• Aggiungi il succo di limone e mescola: l’acidità del limone libererà anidride carbonica dal bicarbonato e farà lievitare il composto.
• Scalda una padella antiaderente e aggiungi circa un quarto del preparato, stendilo con un cucchiaio fino a ottenere la forma di un “pancake normale”. Mentre cuoce, le bolle in superficie indicano che sta lievitando. Dopo circa un minuto gira il punk-cake e cuoci l’altro lato.
• Per una foto bella come questa, impila i pancake su un piatto piano e versaci lo sciroppo di tarassaco.

Bonus track:

Al preparato per punk-cake puoi aggiungere un po’ quello che preferisci: cioccolato, purea di mele (con la buccia), cherry, olio di CBD, puoi cambiare il tipo di farina o la forma per renderli ancora più punk.

Peraltro, lo sapevi che uno dei primi a scrivere le ricette con le indicazioni precise delle dosi è stato Denis Papin, quello della pentola a pressione?

I 150 fiori di tarassaco e un elogio delle erbacce

Insomma, per fare merenda occorre prima di tutto prendere un cesto e andare a cercare 150 fiori di tarassaco. E l’aspetto politico qui non riguarda il valore dell’impegno, meritarsi le cose che si hanno ecc., il punto, come abbiamo già scritto diverse volte, è l’importanza di restare a contatto con tutte le relazioni materiali e immateriali che ci permettono di vivere e di vivere bene su questo pianeta fatto di cibo.

Anche quello che abita negli interstizi del nostro mondo, come le erbe spontanee, ha e può avere un rapporto molto diretto con noi. Un ottimo modo per prenderne atto è costruirsi un giardino, come racconta Antonio Perazzi in I giardini invisibili. O più modestamente organizzare una merenda. Sono queste esperienze concrete a contraddire il senso di inutile e superfluo che è contenuto nello stesso concetto di “erbacce”. È sempre così che vogliamo creare spazi di autodeterminazione in complicità con altre specie non umane.

Come scrive Hakim Bey:

Diciamo allora che mille fiori fioriscano – senza giardinieri che sradichino le erbacce in base a qualche schema moralizzante o eugenetico.

E siccome le erbacce crescono anche sul cemento, il libro di maggio è Cemento arma di costruzione di massa di Anselm Jappe (da noi soprannominato Cemento mori). Il calcestruzzo, la tradizione, il lavoro sociale astratto e il progetto della modernità, note a margine per coltivare un pensiero contro il dualismo tradizione/modernità, e ovviamente contro il cemento.